NAICA
si rende disponibile e invita i volontari
a
partecipare all’iniziativa di
“PULIZIA DELLA GROTTA DELL’ELMO”
a
cura del CAT - Club Alpinistico Triestino, Gruppo Grotte
quando
Sabato 13 febbraio 2016
ritrovo
ore 8.30
dove
Bar Vatta, Opicina, Trieste
Nell'ambito del
progetto "NaicAiuta", noi dell'associazione vogliamo dare una mano ed
essere presenti a questa bella ed utile iniziativa ambientale. Gli speleologi porteranno
in superficie i materiali/rifiuti e sarà possibile aiutarli all'esterno. Tutti
possono partecipare anche con la sola presenza per documentare o per stare in
compagnia.
Chi fosse
interessato a collaborare o a essere presente, ci contatti via mail o via
telefono. L'avviso è necessario per riferire al CAT al fine di una migliore
organizzazione.
La grotta si
trova nei pressi della strada che da Fernetti conduce a Monrupino, vicino ad
una dolina.
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13/02/2016
Eccoci
a raccontarvi com’è andata.
Qui
di seguito la recensione presa dal sito del CAT, con testi e foto.
Sono stati presenti Alessandro e Patrizia, soci Naica.
Una grotta appena
riarmata, fittonata di fresco con un armo doppio creato posta per fare le
uscite dei corsi, non poteva rimanere così sporca. Andava ripulita. E il 13
febbraio è stato il giorno della grande pulizia. La pulizia della Grotta
dell’Elmo , la Vg 2696. 19 speleologi e 4 aiutanti esterni hanno lavorato tutta
la mattinata, sempre con il sorriso, per riportare alla sua originaria bellezza
la Grotta dell’Elmo, 100 metri di profondità e 70 di sviluppo, una fenditura
nella roccia all’interno della riserva naturale del Monte Orsario, un ampio
pozzo, dove si celano piccole nicchie che proteggono alcuni nidi di colombi
selvatici, che si conclude in una grande caverna, ben concrezionata.
Le immondizie
erano ovunque: sparse sotto l’apertura del pozzo, sulla china detritica, in
piccole “sacche” laterali. Abbiamo trovato, e raccolto, di tutto: una Vespa
Primavera 125 quasi integra, a cui mancava ovviamente il numero di telaio,
metri e metri di pellicola cinematografica, centinaia di lattine- con reperti
storici come la Coca Cola delle Olimpiadi di Mosca del 1980- e poi pezzi di un
televisore, bidoni di olio di semi,
ingranaggi a cremagliera, elementi di qualche vecchio macchinario da cava e tanto
vetro. Dalla grotta sono usciti 14 sacchi speleo, di cui 5 grandi, pieni: 11
sono stati portati su in corda dagli
speleologi e gli altri sono risaliti con
il big bag, un borsone enorme in
materiale plastico creato per spostare il materiale edile con la gru. Il big
bag, che conteneva anche la vespa, è stato tirato su a mano, con un tiro alla
fune a cui abbiamo partecipato tutti. Il coordinamento di noi, novelli
marinai-galeotti di una galea dove non si remava ma si tirava, è andato al
Capogita per antonomasia, Moreno. Che, per fortuna, alla fine era soddisfatto
del lavoro. “Sono contento di come è andata. Abbiamo recuperato circa 2 metri
cubi di materiale, tutti si sono dati da fare e c’è stato uno splendido spirito
di collaborazione”, ha dichiarato alla fine, accennando un lievissimo sorriso.
Anna Pugliese
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